Blowing in the Wind

« Older   Newer »
  Share  
Feamith
view post Posted on 1/10/2009, 17:00




Finalmente ce l'aveva fatta. Da quando il gruppo di "rivoluzionari" si era separato, lei si era messa al lavoro sul progetto lasciatole dal gigantesco guerriero in armatura. La teoria la sapeva, ed era riuscita a corregge tutti gli errori che era riuscita a trovare nei progetti, o quantomeno a diminuire la possibilità di conseguenze disastrose. Inoltre aveva il fuoco demoniaco di Darth Arkon che non si sarebbe mai spento, perciò era sicura che sarebbe andato tutto bene.
Si sbagliava.
Effettivamente il suo lavoro era stato impeccabile, e ora si stava librando in aria sostenuta da quello che aveva battezzato "unità aerostatica funzionante a calore sospinta dalle correnti eoliche" ad un'altezza piuttosto elevata - non era abbastanza in alto da non riuscire a vedere o sentire cosa accadesse sotto di lei, ma se fosse caduta si sarebbe letteralmente spalmata sul terreno, e non ci teneva molto - ma non aveva tenuto conto del particolare più importante: non aveva la minima idea di come a fare per scendere.
Se fosse diminuita l'aria calda all'interno del pallone aerostatico lei avrebbe potuto "precipitare dolcemente" ad una velocità talmente bassa che, vista la distanza che la separava dal suolo, le avrebbe permesso di atterrare un po' bruscamente ma senza farsi troppo male. Tuttavia il fuoco demoniaco, che sembrò in un primo momento un vantaggio notevole, si dimostrò essere un grave impedimento.
Non poteva poi disfarsi di tutti gli oggetti che aveva portato con sè nella cesta perchè sarebbe volata ancora più in alto e allora sì che sarebbero stati dolori. Si era portata anche una corda, ma non era sicura che arrivasse fino a terra e non poteva assicurarla a niente per fermarsi.
Durante il suo volo si era imbattuta in qualche contadino, ma quando vedevano il gigantesco pallone avvicinarsi fluttuando nell'aria scappavano terrorizzati.


- Che qualcuno mi aiuti! urlò invano al vento.
 
Top
view post Posted on 7/10/2009, 14:23
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


Sembrava che il brusco viaggio di Elettra dovesse durare in eterno come quel fuoco demoniaco donatole da quel demone guerriero, tuttavia però la ruota del destino cominciò di nuovo a girare.
Una forza misteriosa interruppe poco a poco il volo dell'oggetto costruito dalla geniale mente, fino a quando esso si fermò definitivamente a mezz'aria, restando sospeso per alcuni minuti.
Il silenzio fu interrotto da un altro brusco movimento del macchinario che cominciò a precipitare come attratto da una misteriosa e sconosicuta forza di gravità superiore a quella terrestre, non ci volle molto fino alla rovinosa caduta del macchinario costruito da Elettra che si andò ad infrangere con il terreno, subendo dei danni.
Tuttavia però quei movimenti autonomi del machcinario non potevano essere casuali, infatti la ragazza si ritrovò all'interno di una sorta di città fantasma, un alone invisibile e osucro circondava quella cittadina...

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 7/10/2009, 17:15




- ... Mer...
L'inventrice lanciò un urlo molto poco femminile mentre precipitava. Una parte della sua mente diceva che era impossibile che cadesse a quella velocità, secondo i suoi calcoli in teoria si sarebbe dovuta limitare a fluttuare verso il basso, ma un'altra parte le rispose che doveva farsene una ragione, stava precipitando a una velocità folle. Si aggrappò ai bordi della cesta sperando di non morire per qualcosa di così stupido: per un inventore incontrare la morte a causa di una propria invenzione (perfettamente (o quasi) funzionante) era un grave disonore.

Elettra venne risvegliata dal caldo che stava continuando ad aumentare. Intorno a lei era tutto scuro e sentiva come un sudario avvolto attorno al suo corpo dolorante.
Dopo qualche istante di smarrimento, realizzò dove fosse: la macchina era precipitata rovinosamente e ora lei si trovava chissà dove sotto i suoi resti. Il calore stava aumentando e iniziava a vedersi una luce...

- Oh my God!
Ignorando le fitte di dolore Elettra uscì più velocemente che potè da sotto il pallone, ormai sgonfiato, giusto in tempo per vedere le fiamme del demone avanzare verso l'altra metà ancora libera dalle fiamme.
- Piccolo appunto mentale: mai, e dico MAI, accettare del fuoco da uno sconosciuto.
Controllò in che stato fosse: le parti meccaniche sembravano essere in buono stato, giusto un po' ammaccate, ma la spalla destra le doleva in modo atroce e credeva di avere almeno un paio di costole incrinate, più vari taglietti e graffi un po' dappertutto. Non era nè nelle condizioni di poter fare molta strada nè di potersi difendere contro un attacco - a meno che il nemico non fosse stato un totale sprovveduto.
- Bene, si fa per dire; ora dove sono finita?
A giudicare dall'aspetto delle case, era precipitata nella piazza di una cittadina di campagna, una di quelle che si trovano sparse per tutta Europa, senza niente di particolare che restasse impresso nella mente e impossibili da distinguere l'una dall'altra.
Tuttavia si sentiva in pericolo. Probabilmente era solo causa della traumatica esperienza che aveva avuto, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava.

- Sembra che non ci sia nessuno... Ma credo che sia normale: anch'io scapperei se una macchina volante precipitasse dal cielo... cioè, a dir la verità io correrei verso il punto dell'impatto sperando di salvare il salvabile per poi studiarlo con calma, ma non è questo il punto... - inconsiamente stava pensando a voce alta per darsi conforto e ignorare l'opprimente silenzio che regnava sovrano in quel luogo.
 
Top
view post Posted on 7/10/2009, 20:23
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


Il silenzio la stava facendo da padrone nel mentre la giovane inventrice stava decidendo e calcolando il da farsi, intanto una picocla nebbiolina stava cominciando a spargersi in tutta l'area del piccolo villaggio, rendendo ancora più inquietante quel luogo silenzioso.
Anche l'aria si stava appesantendo, diventando sempre più fredda, e forse, anche il cielo si stava oscurando facendo piombare il piccolo villaggio nelle tenebre.
Una risata inondò l'area, rimbombando nel vento.


"Tu... Sciocca ragazzina che hai provato a giocare con qualcosa che non ti apparteneva... Pensi di poter manipolare il futuro? Il futuro è ancora assai lontano e tu non meriti di plasmarlo a tuo piacimento... Meriti una punizione, man on sarò io a dartela... Sarà il futuro stesso a punirti..."

L'inquietante voce si andò a dissolvere nell'aria, la ragazza si trovava completamente sola nel silenzio.
I pochi attimi silenziosi furono interrotti da un chiaro rumore di passi, veloci e decisi, che si andavano ad avvicinare sempre di più all'inventrice.
Un uomo le si parò dinanzi, giovanissimo, con abiti mai visti prima e trasandati, teneva il capo chino ad osservare il terreno.
Poco a poco egli sollevò la testa andando ad osservare la figura diHoneycomb con i suoi occhi di ghiaccio... Chi o cosa diavolo era?


PnG
~ Starkiller? ~


Nella destra egli impugnava una sorta di cilindro metallico, al solo pulsare del suo pollice su un bottone rosso, improvvisamente fuoriuscì da quell'oggetto un fascio di luce scarlatta lungo almeno il doppio di esso.
Che diavolo era? Un'arma? Pareva proprio di sè, infatti egli portò quel misterioso oggetto dietro la schiena, piegando le ginocchia e incurvando il curpo, era una posizione di combattimento.
Scattò velocemente per mendare un fendente orizzontale.

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 8/10/2009, 16:26




Ormai il silenzio era scomparso. Oltre allo screpitio prodotto dalle fiamme alle sue spalle, il cuore di Elettra aveva iniziato a battere così forte che sarebbe potuto essere udito fino alla periferia del villaggio, o almeno così credeva.
Quando la voce iniziò a parlare non fu neanche in grado di capire il senso del discorso. Capì perfettamente le singole parole, ma la sua mente non riusciva a collegarle in modo logico tra loro.
Detestava ammetterlo, ma era terrorizzata.

- Calmati ora, e cerca di pensare a qualcosa di sensato.
La sua arma giaceva a poca distanza da lì, ma con la spalla in quelle condizioni non avrebbe potuto usarlo come voleva. Poco male, nessun essere umano sarebbe riuscito a usarla come faceva lei, a meno che non fosse in possesso di un arto meccanico, ma che lei sapesse era l'unico caso al mondo. Senza contare che si era staccato il cavo di alimentazione e non avrebbe potuto attivare la rotazione.
Si udirono dei passi.
L'inventrice fece un sobbalzo per lo spavento e si volse ad osservare il nuovo arrivato. Probabilmente ostile a giudicare dallo sguardo. Estremamente ostile a giudicare dalla sua arma. Quasi certamente intenzionato a disintegrarla allo stato molecolare a giudicare dall'attacco.

- Non potremmo parlarne? Non c'è bisogno di essere così aggressivi, possiamo risovere le nostre divergenze davanti a un bel boccale di birra, no?
Si mise a frugare febbrilmente all'interno delle sacche e dei marsupi che portava legati in vita per cercare qualcosa che potesse esserle utile; chiuse gli occhi e scagliò a terra un oggetto dalla forma ovoidale che una volta infrantosi a terra liberò una luce abbagliante.
Quando la luce scomparve Elettra era scomparsa.
Probabilmente non era la soluzione più intelligente, ma aveva preferito darsi alla fuga. Nelle sue attuali condizioni non era in grado di sostenere un combattimento, ma probabilmente fuggire era anche più pericoloso: il rumore dei suoi stivali sui ciottoli della via che stava percorrendo rimbombavano per tutta l'atmosfera silenziosa del villaggio, e con le ferite che aveva riportato non sarebbe stata in grado di andare molto lontano prima di crollare per la fatica.

- Pensa, silly girl, pensa.
 
Top
view post Posted on 9/10/2009, 22:52
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


PnG
~ Starkiller? ~


Quando la sua lama toccò il terreno, provocò un insolito rumore metallico nonstante la strana forma e consistenza che pareva avere.
In quell'istante lo sguardo del giovane e misterioso guerriero fu abbagliato dal'oggetto scagliato a terra dalla ragazza inventrice, dandole così tempo per scappare.
Egli riprese la vista dopo alcuni istanti, guardandosi attorno, potè sentire i passi della ragazza che rimbombavano per le vie silenziose e deserte della cittadina.

Quindi la seguì correndo, nonstante sembrava possedere un grande potere, alla fine sembrava fosse un semplice essere umano, forse irreale.
Ciò per cui doveva concentrarsi Elettra era la voce misteriosa udita poco fa, ma comunque sia il guerriero sembrava essere reale e giunse di nuovo dinanzi ad Elettra prendendo una scorciatoia fra gli stretti vicoli posti fra una casa e l'altra.

Di nuovo faccia a faccia, egli si scagliò contro la ragazza, menando un fendente orizzontale da destra verso sinistra.

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 10/10/2009, 20:23




Non poteva continuare a lungo; aveva già il fiatone e sentiva una fitta tremenda al polmone sinistro. Temeva che una costola rotta si fosse andata a conficcare nell'organo, ma la paura le stava facendo amplificare la sensazione di dolore; persino i graffi sulle gambe ora le sembravano delle lacerazioni profonde.
Stava per fermarsi quando l'individuo di prima le si parò davanti. Ovvio, dopotutto conosceva la cittadina molto meglio di lei che ci era appena precipitata.
Stava per essere nuovamente attaccata e non aveva il tempo per prendere un'altra bomba-accecante, perciò decise di lanciarsi sconsideratamente al contrattacco. Si chinò e sferrò un colpo verso l'alto col palmo della mano destra; non aveva idea di cosa fosse fatta l'arma dell'avversario, ma sperava che il suo braccio meccanico potesse resistere all'urto.
Ad ogni modo era comunque molto più bassa del suo avversario, il fendente le sarebbe dovuto passare sopra la testa lascindola illesa, magari con un nuovo taglio di capelli, e poi avrebbe potuto approfittare del breve istante al termine dell'attacco del nemico per colpirlo. Forse sarebbe andata così, ma aveva un pessimo presentimento.
 
Top
view post Posted on 10/10/2009, 20:33
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


PnG
~ Starkiller? ~


Il fendente portato dal misterioso guerriero andò a vuoto, la ragazza riuscì a schivarlo e a contrattaccare, utilizzando il palmo della mano del suo braccio meccanico almeno per tentare una controffensiva, l'esito dell'attaco parve andare a buon fine, dopo che la lama sfiorò la testa dell'avversaria, il colpo della meccanica andò a colpire il suo ventre scoperto.
Al solo toccarlo, istantaneamente la figura svanè in una nube di fumo violastro.


"Hai avuto il coraggio di sfidare questa mia piccola sciocchezza, hai sfidato il futuro, forse ho un pò sottovalutato il tuo coraggio e il tuo pensiero. Ma non è finita qui."

La voce inondò di nuovo tutta l'area della cittadina disabitata, rimbombando ad ogni sillaba che essa pronunciava.
Un'altra nube violastra apparve, questa volta nel cielo, e da essa fuoriuscì di nuovo lo stesso misterioso guerriero di prima, sfruttando la caduta sferrò un fendente in caduta dall'alto verso il basso.

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 10/10/2009, 20:46




L'assenza di un corpo solido da colpire sbilanciò l'inventrice che cadde a terra.
- Ma certo, le ferite riportate in seguito alla caduta, sommate alla quantità di fumo respirato (senza contare poi che era fuoco demoniaco, chissà che roba c'è dentro) mi stanno facendo delirare. Tutto questo non è altro che un'allucinazione di una pazza in punto di morte! - disse a sè stessa rialzandosi.
Si sentiva quasi contenta di aver trovato una spiegazione logica a quanto stava accadendo, ma il dolore era fin troppo reale.

"Oppure sono convinta di sognare che mi sia fatta male e che il dolore sia reale, chissà..."
Il filo che avevano preso i suoi pensieri venne interrotto da una nuova comparsa della voce misteriosa e l'apparizione dall'alto dell'ostile di prima, pronto a tagliarla in due con un fendente.
"Ma se questo è solo un sogno, "morendo" potrei svegliarmi..."
Tuttavia non aveva alcuna intenzione di mettere in pratica quanto aveva pensato; preferì spostarsi lateralmente, in modo che una volta che il nemico fosse arrivato a terra avrebbe dovuto girare su sè stesso per ritrovarsi faccia a faccia con la sua avversaria. E lei sarebbe stata pronta a riceverlo con il martello che aveva appena tirato fuori dal marsupio.
 
Top
view post Posted on 10/10/2009, 20:53
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


PnG
~ Starkiller? ~


Ancora una volta il suo attacco andò a vuoto, quell'inventrice era davvero un osso duro e dotata di un agilità incredibile.
Il guerriero misterioso brandendo la sua spada nella stessa posizione di prima andò a posare il suos guardo freddo verso di lei.
Sembrava non respirasse nemmeno per quanto era silenzioso, ma la sua figura che poco fa era svanita e poi riapparsa dal nulla, era quello l'elemento più importante da mandare a galla.

Tuttavia partì di nuovo all'attacco, menando un fendente, sempre orizzontale, da destra verso sinistra, seguito da un fendente verticale dal basso verso l'alto.

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 11/10/2009, 20:52




Elettra non attese neanche che quell'indiviudo si fosse voltato completamente che gli lanciò contro il martello, mirando alla testa. Era più una manovra per distrarlo che per danneggiarlo seriamente, un qualunque guerriero con un minimo d'esperienza avrebbe deviato il colpo senza neanche interrompere l'attacco.
Ma forse non si sarebe spostato e sarebbe scomparso nuovamente; la mente dell'inventrice stava lavorando per trovare una spiegazione logica a quelle sparizione, se non altro per distrarsi dal dolore.
Per sicurezza e per evitare il nuovo attacco corse all'indietro per allontanarsi dalla portata di quella strana arma; senza tutte le cianfrusaglie meccaniche che si portava dietro era molto più leggera, perciò poteva muoversi molto più velocemente del solito.
Col braccio meccanico prese alcune viti e dei dadi dalla tasca apposita e con la mano mimò una pistola. La forza esercitata dalle dita artificiali era di gran lunga superiore a quella di un normale essere umano, se il suo avversario avesse cercato di attaccare di nuovo si sarebbe ritrovato con una vite lanciata a grande velocità - di molto inferiore a quella di un normale proiettile sparato da una pistola, ma comunque in grado di fare tanto tanto male - contro la testa.
 
Top
view post Posted on 15/10/2009, 13:09
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


PnG
~ Starkiller? ~


Un altro attacco andò a vuoto, il misterioso guerriero seppur all'apparenza dotato di una potenza sovrumana e di un'arma non identificata, non sembrava riuscire a scalfire, anzi, a sfiorare il corpo dell'avversaria.
Ella utilizzò uno strano attacco così da potersi riportare in vantaggio, non appena gli oggetti lanciati a grande velocità da Elettra andarono a colpire la figura del guerriero, essa al contatto svanì di nuovo in quella strana nuvola di fumo viola.


"Maledizione, sei più abile di questo pensassi, riesci a sconfiggere i miei fantocci che riproducono il futuro in poco tempo."

La voce tuonò ancora in quel luogo disabitato confessando ciò che stava architettando.
A quanto pareva il guerriero misterioso era solamente una riproduzione illusoria da parte di quella voce, doveva essere una sorta di mago nascosto da qualche parte, probabile che anche quella città fosse una sua illusione.


"Guerriera di Dalkia, tu mi stai provando che puoi plasmare il tuo stesso futuro con le tue mani,m per ora, dato che il mio potere non si è ancora ridestato del tutto. Coloro che pensano ad altri mondi dovranno perire. Di sicuro in futuro morirai per tua stessa mano."

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 15/10/2009, 14:54




Approfittare del braccio meccanico per sparare delle viti si era rivelata una buona strategia. Una volta colpito quel guerriero scompariva chissà dove per poi comparire poco dopo, ma almeno riusciva a tenerlo a distanza.
La spalla dolente però non riusciva a sostenere troppo a lungo il braccio teso, doveva assolutamente trovare una soluzione migliore e definitiva, ma il dolore le stava offuscando i pensieri, era già tanto che riuscisse a schivare prontamente gli attacchi del suo avversario, ma stava già iniziando a vedere sfocato.
La voce si era fatta nuovamente sentire e la stava accusando di "plasmare il proprio mondo", evidentemente in disaccordo con quello desiderato dal proprietario della voce.

- E' la mia natura: mi spinge a voler capire il motivo per cui accadono i fenomeni che avvengono in questo mondo, studiarne le cause, sperimentarli con i mezzi a mia disposizione e cercare di migliorarli. Se tutto questo mi porterà alla morte, chi se ne frega, mi basterà aver studiato e applicato quanto più mi sarà possibile. Sicuramente le miei invenzioni e i miei appunti verranno ripresi da qualcun altro in futuro, e anche se non mi verrà riconosciuto il merito per questi io continuerò a vivere attraverso l'evoluzione degli oggetti dei miei studi - urlò queste parole al vuoto, ma era sicura che il suo misterioso avversario la potesse sentire.
Mentre diceva queste parole non poteva fare a meno di vederle come il delirio di una pazza in fin di vita. Le stava venendo la nausea e avvertiva uno strano senso di vertigine; evidentemente tutto quel movimento in seguito alla caduta aveva aggravato notevolmente i danni.

"Anche se ho detto quelle cose prima... non voglio morire, accidenti..."
 
Top
view post Posted on 15/10/2009, 15:14
Avatar


Group:
Founder
Posts:
20,660
Location:
I Nove Inferi

Status:


"Ahahahah! Sei interessante!"

La risata della voce misteriosa rimbombava in quella cittadina desertica. Il riverbero di quel suono sembrava non dover più cessare, ssa si ripetè quasi all'infinito fino a quando non ripetè altri verbi.

"Il fatto che ho sopravvalutato me stesso e che ho sottovalutato te non implica che io mi stessi sbagliando. Non è errato pensare in avanti ma non bisogna superare i propri limiti, e tu lo stai facendo, per questo ho distrutto quel marchingegno. Ora non posso impedire alla tua mente di elaborare altre diavolerie, ma la prossima volta che ci reincontreremo, tu sarai punita dal futuro."

La voce tonante si affievolì non appena finì di pronunciare quelle parole.
La nube viola che contraddistingueva quel misterioso guerriero andò a cirocandre l'intera cittadina che poco a poco svanì nel nulla.
Intorno ad Elettra vi erano ormai solo le macerie della sua costruzione, realizzando che non aveva fatto altro che girare intorno per tutto il tempo.

 
Web  Top
Feamith
view post Posted on 19/10/2009, 15:49




Elettra non sapeva cosa fare. Ormai si era convinta che tutto quello che era avvenuto era un'allucinazione, ma ormai aveva perso una dose considerevole di sangue e aveva poche possibilità di sopravvivere.
Si avvicinò ai resti della sua macchina volante. Le era venuta un'idea per chiudere e pulire al contempo le emoragie, ma sapeva che sarebbe potuta svenire per il dolore.
Si sistemò una chiave inglese in bocca e poi mise il braccio meccanico sulle fiamme che ancora divampavano.

Le ferite esterne ora erano a posto, ma sapeva di avere ancora alcune emoragie interne oltre a qualche costola incrinata, però per quelle non potè fare niente.
Febbricicante e sudaticcia ormai non riusciva più a collegare i propri pensieri; ormai non le restava che sperare che qualche bifolco attirato dalle fiamme la traesse in salvo.


SPOILER (click to view)
Bon, per me puoi chiudere qui. Quando avrò voglia improvviserò un qualche salvataggio improbabile a opera di un contadino di buon cuore o qualche altra cavolata amena e poi posterò direttamente a Dalkia.
Oppure la spedizione di dalkiani che dovrebbe passare di qui per trovare uno spagnolo defunto potrebbe soccorrere la meticcia moribonda...
mah, si vedrà.
 
Top
15 replies since 1/10/2009, 17:00   209 views
  Share